Telecamere a circuito chiuso, come funzionano
Le telecamere a circuito chiuso sono da sempre uno strumento ampiamente utilizzato anche nel mondo della videosorveglianza. Note anche con l’acronimo di CCTV, ovvero Close Circuit Television, rappresentano una soluzione efficace per la sicurezza di casa e sono costitute da un numero limitato di videocamere: un sistema privato che non trasmette quindi in ampia diffusione.
Con le telecamere a circuito chiuso è possibile riprendere zone anche sensibili, per questiono di sicurezza o per altri scopi: in sostanza le telecamere a circuito chiuso rappresentano un sistema di videocamere il cui obiettivo è quello di riprendere immagini e trasmetterle (o salvarle) su un numero limitato di monitor.
L’opposto di questa tecnologia è dato dalle telecamere a circuito aperto, che consentono invece di accedere da remoto ovunque ci si trovi, sfruttando le potenzialità del multimedia, quindi con indirizzo IP e password.
Tipologie di telecamere a circuito chiuso
Le telecamere a circuito chiuso come detto vengono identificate con la sigla CCTV, ma non sono le uniche ad essere presenti sul mercato: è possibile anzi individuare due grandi aree di videocamere di questo genere, ovvero:
Sistemi TVCC: sono sostanzialmente sistemi di sorveglianza il cui obiettivo è quello di registrare immagfini 24 ore su 24, ad esempio per evitare atti vandalici in aree specifiche.
Sistemi CCVTV: vengono invece usati per i servizi di videosorveglianza all’interno di aree sensibili.
Entrambi sono comunque modelli di videocamere a circuito chiuso, che quindi sono sistemi di sorveglianza analogica che devono essere connessi ad un videoregistratore.
Videocamere analogiche o digitali
I sistemi di videosorveglianza CCTV possono anche far ricorso a videocamere digitali, soprattutto quelle IP che possono garantire la registrazione di immagini di altissima qualità evitando disturbi del segnale in fase di registrazione. Il che è estremamente importante nel caso di videocamere di sorveglianza, visto che si dovrà andare a identificare con certezza il volto dell’eventuale malintenzionato.
Anche i sistemi di videosorveglianza con telecamere a circuito chiuso devono seguire la norma relativa alla sicurezza ed alla protezione della privacy, così come accade per gli altri sistemi di sorveglianza con telecamere. La legge per la privacy sulle riprese impone ad esempio di apporre cartelli all’interno delle aree dove le telecamere saranno in funzione e la conservazione delle stesse immagini in luoghi sicuro e per un tempo limitato.