Dalla cronaca alla vita privata: sistemi di allarme e nuove tecnologie
Capita molte volte di leggere notizie di cronaca in cu, in strada, maldestri ladri intenti in operazioni poco edificanti, vengono messi in fuga da un allarme e ripresi da telecamere a circuito chiuso che, nel migliore dei casi, riescono a catturarne anche visi e tratti somatici, utili poi alle Forze dell’Ordine in fase di identificazione.
Questo tipo di impianto è l’ultima frontiera delle innovazioni tecnologiche in campo di antifurti. Parliamo della variante ibrida, una commistione fra impianto cablato e allarme wireless. Capiamo nel dettaglio come si compone e qual è il suo funzionamento.
Antifurto ibrido: cos’è e come funziona
L’antifurto ibrido è un sistema di allarme che si compone di varie tecnologie, tutte interconnesse fra loro . Il termine ibrido è dovuto al fatto che una parte dell’antifurto deve necessariamente essere installato previo l’utilizzo di cavi e fili elettrici. Parliamo quindi di una vera e propria opera muraria, da operarsi per mano di un tecnico specializzato. Le installazioni cablate hanno il grande vantaggio di risultare estremamente sicure e con una possibilità del fallimento pari allo zero. Se è vero, infatti, che l’allarme così composto può essere disattivato tagliandone i fili, è vero anche che, nel momento stesso in cui questo accade, il sistema sonoro e dil sistema di rilevamento entrano in funzione, giungendo comunque al risultato finale!
Alla parte cablata dell’antifurto ibrido, va ad appoggiarsi il sistema antifurto wireless, un congegno di microcamere dislocate nell’ambiente (interno o esterno che sia) da proteggere e che, secondo una preimpostazione fatta a monte, inviano al diretto interessato foto e video della propria casa o del proprio luogo di lavoro, a seconda dei casi. Un sistema di sorveglianza da remoto, che l’utente può gestire, con estrema facilità, utilizzando gli stessi dispositivi che è solito gestire nella vita quotidiana: smartphone, tablet e computer.
In taluni, specifici, casi, il sistema di allarme ibrido può essere collegato direttamente con una stazione di sorveglianza (un istituto privato o pubbliche Forze dell’Ordine), in modo che, all’esigenza, il segnale arriva, oltre che sul dispositivo del proprietario, anche all’organo di controllo predisposto, che ha così facoltà di tempestivo intervento.
L’antifurto ibrido è la sintesi di due tecnologie che danno vita ad un unico, grandioso risultato: la messa in sicurezza dei luoghi amati!