Quando è obbligatorio mettere il cartello area videosorvegliata?
In Italia, è obbligatorio mettere il cartello “Area videosorvegliata” in tutte le situazioni in cui vengono utilizzate telecamere per la videosorveglianza. Questa obbligatorietà è regolata dal Regolamento (UE) 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation), e dal Provvedimento generale sulla videosorveglianza emesso dal Garante per la protezione dei dati personali.
Di seguito, riassumo i principali aspetti relativi all’obbligatorietà di segnalare le aree videosorvegliate:
Obbligatorietà del cartello
Segnalazione preventiva: I cartelli devono essere posizionati in modo tale da informare chiaramente le persone della presenza di telecamere prima che entrino nell’area sorvegliata. Devono essere visibili e leggibili.
Contenuto del cartello: Il cartello deve contenere informazioni minime obbligatorie, tra cui:
La dicitura “Area videosorvegliata”.
L’identità del titolare del trattamento (ad esempio, il nome dell’azienda o dell’organizzazione che gestisce il sistema di videosorveglianza).
Le finalità della videosorveglianza (ad esempio, sicurezza, protezione del patrimonio, ecc.).
Informazioni sui diritti degli interessati, in particolare il diritto di accesso ai dati raccolti.
Il riferimento alla normativa applicabile (GDPR).
Design del cartello: Sebbene non ci siano requisiti specifici riguardo al design, è importante che il cartello sia chiaro e comprensibile. Può includere pittogrammi o simboli per rendere immediatamente evidente la presenza di telecamere.
Situazioni specifiche di obbligatorietà
Aree pubbliche: È obbligatorio segnalare la videosorveglianza in tutte le aree pubbliche, come strade, piazze, parchi, stazioni ferroviarie e aeroporti.
Luoghi di lavoro: Negli ambienti di lavoro, i dipendenti devono essere informati della presenza di telecamere, e le finalità della sorveglianza devono essere chiaramente indicate.
Negozi e centri commerciali: Anche in questi contesti è obbligatorio informare i clienti della presenza di telecamere, con cartelli posti all’ingresso delle aree sorvegliate.
Condomini e residenze private: In ambito condominiale, è obbligatorio posizionare i cartelli nelle aree comuni videosorvegliate. Anche nelle residenze private, se le telecamere riprendono aree comuni o pubbliche, è necessario informare i vicini e i passanti.
Sanzioni per mancata segnalazione
La mancata segnalazione delle aree videosorvegliate può comportare sanzioni amministrative significative, che possono variare in base alla gravità dell’infrazione e al contesto in cui è avvenuta la violazione. Le sanzioni sono previste dal GDPR e possono raggiungere cifre elevate, fino al 4% del fatturato annuo globale dell’organizzazione responsabile.
In sintesi, la segnalazione delle aree videosorvegliate tramite cartelli è un obbligo legale che mira a garantire la trasparenza e il rispetto della privacy delle persone. È fondamentale che i titolari del trattamento si conformino a queste norme per evitare sanzioni e garantire una corretta gestione dei sistemi di videosorveglianza.