Come scatta un allarme?
Un sistema di allarme antifurto si attiva generalmente in risposta a eventi specifici che indicano una possibile intrusione o emergenza. Ecco come funziona in linea generale:
Sensori di Movimento e Contatti: La maggior parte dei sistemi di allarme è dotata di sensori di movimento e contatti installati su porte e finestre. Quando il sistema è attivato (armato), questi sensori monitorano l’ambiente:
I sensori di movimento rilevano movimenti inaspettati all’interno dell’area sorvegliata.
I contatti per porte e finestre rilevano quando una porta o una finestra viene aperta o forzata.
Rilevamento dell’Intrusione: Quando un sensore rileva un movimento o un’apertura non autorizzata, invia un segnale all’unità di controllo centrale del sistema di allarme.
Allarme: A questo punto, l’unità di controllo valuta il segnale e, se determina che è una possibile intrusione, attiva l’allarme. L’allarme può essere:
Sonoro: Un segnale acustico o una sirena che suona per avvisare gli occupanti della casa e potenzialmente scoraggiare l’intruso.
Silenzioso: In alcuni casi, l’allarme può essere silenzioso, inviando una notifica solo al proprietario o a un servizio di monitoraggio professionale.
Notifiche e Risposta: Dipendentemente dal tipo di sistema e dalla configurazione, quando l’allarme si attiva, può:
Notificare il proprietario tramite un’app sullo smartphone.
Contattare un servizio di monitoraggio che a sua volta può contattare la polizia o altre autorità.
Disattivazione: L’allarme può essere disattivato inserendo un codice di sicurezza sull’unità di controllo o tramite un telecomando, un’app o un token di sicurezza.
Allarmi Falsi: I sistemi moderni spesso includono funzionalità per ridurre il rischio di falsi allarmi, come la possibilità di impostare ritardi di ingresso/uscita o la verifica tramite più sensori prima di attivare l’allarme.
È importante notare che la configurazione e le caratteristiche specifiche possono variare in base al tipo di sistema antifurto scelto e alle preferenze individuali.