Detrazioni fiscali allarme
Anche per i sistemi di allarme, come abbiamo visto, è possibile usufruire dei vari bonus disponibili oggi, che siano bonus sicurezza o altri. Si tratta di detrazioni fiscali che possono essere spalmante in 10 anni, che sono attivabili in determinate casistiche e per ottenere le quali è indispensabile effettuare l’acquisto dell’allarme di casa in un certo modo. Le detrazioni fiscali per impianto di allarme casa vengono erogate sotto forma di un bonus che si esplica in una detrazione IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione abitazioni o parti comuni dell’edificio. Tale detrazione si esplica poi in modo concreto in 10 quote annuali e di pari importo a partire dall’anno di sostenimento delle spese e per i 9 successivi.
Tra le condizioni necessarie per ottenimento di questo bonus vi è quella legata al metodo di pagamento scelto; che deve essere sempre un bonifico cosiddetto ‘parlante’.
Vediamo nel dettaglio come fare
Come effettuare un pagamento per avere detrazione allarme casa
Per poter usufruire del bonus allarme casa in 10 anni sotto forma di detrazione IRPEF si deve effettuare il famoso bonifico parlante, vale a dire un bonifico particolare che necessita di alcuni dati aggiuntivi rispetto a quello ordinario. Si parla in particolare del codice fiscale del soggetto beneficiario, della partita iva della ditta che esegue i lavori e di altri dati. Il bonifico parlante per detrazione sistema di allarme casa può essere effettuato sia in banca che tramite home banking, quindi online sul sito del proprio istituto di credito, oltre che presso un ufficio postale. Per portarlo a termine
in modo corretto è indispensabile indicare nel bonifico:
Numero e data fattura;
Numero partita iva o codice fiscale del soggetto che realizza i lavori (ditta o professionista);
Riferimento esatto alla normativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
Nominativo e codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione.
Guida al bonifico parlante per allarme casa
È indispensabile quindi rivolgersi ad un’azienda che consente di avere bonus fiscale per acquisto di un sistema di allarme, come nel caso del nostro Gruppo ITL; farsi fare un preventivo; effettuare poi l’ordine e pagare con bonifico parlante inserendo i dati relativi proprio al numero di ordine stesso e ai dati dell’azienda in questione.
È possibile usufruire del bonus allarmi per antifurti e sistemi integrati, come le finestre esterne; per servizi integrati, ad esempio l’installazione; per apparecchi di rilevazione intrusione, vedi le telecamere di videosorveglianza. Quello che conta è portare avanti tutta la pratica correttamente, eseguendo il pagamento con bonifico parlante seguendo le indicazioni di cui sopra, onde evitare di non poter poi acceder al bonus.
Antifurto casa agevolazioni fiscali
Per il 2024 in Italia, è possibile beneficiare di agevolazioni fiscali per l’installazione di sistemi antifurto in casa. Queste agevolazioni sono parte del cosiddetto “Bonus Sicurezza”, che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per migliorare la sicurezza della propria abitazione. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo e si applica fino al 31 dicembre 2024.
Chi può usufruire delle detrazioni? La detrazione è disponibile per tutti i contribuenti soggetti a IRPEF, senza limiti di reddito. Ciò include proprietari, nudi proprietari, titolari di diritti reali di godimento (come usufrutto, uso, abitazione, o superficie), inquilini, comodatari, soci di cooperative, soci di società semplici, e imprenditori individuali per gli immobili non strumentali o merce.
Gli interventi ammissibili al bonus includono:
Rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie;
Apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
Installazione di porte blindate o rinforzate;
Apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
Installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
Apposizione di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento;
Installazione di casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati, apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
Per beneficiare della detrazione, è necessario includere nella dichiarazione dei redditi i dati relativi alle spese sostenute, quali il codice fiscale del beneficiario, la partita IVA o codice fiscale della ditta che esegue l’intervento, la causale del versamento, e il numero e la data delle fatture.
È importante notare che la detrazione si applica esclusivamente ai costi sostenuti per operazioni sugli immobili, escludendo quindi eventuali accordi stipulati con servizi di sorveglianza.